Quando un’azienda decide di ottimizzare il proprio sito internet dal punto di vista SEO, lo fa generalmente perché vuole migliorare il proprio posizionamento organico, cioè per aumentare la propria visibilità su Google e più in generale sui motori di ricerca. Prima ancora di partire con la ricerca delle parole chiave è però necessario capire qual è lo “stato di salute” del sito internet.
È per questa ragione che, ogni volta che un nuovo cliente mi chiede di ottimizzare il sito della sua azienda, che si tratti di un ecommerce o di un sito vetrina, la prima operazione da eseguire è l’audit tecnico, un documento che potremmo considerare una vera e propria cartella clinica del sito analizzato. Quali sono le performance del portale? Ci sono errori nel codice HTML di pagina? Titoli di pagina e meta dati vengono implementati e comunicati in maniera corretta al motore di ricerca? Queste sono solo alcune delle domande che trovano risposta nel SEO Audit.
Perché è così importante l’Audit SEO
Soprattutto sui siti che sono già online da qualche anno, è naturale che si generino e tendano ad accumularsi una serie di piccole criticità che rendono la piattaforma meno performante agli occhi di Google. Negli ultimi anni, con l’introduzione del Mobile First Index prima e con i Web Core Vitals poi, fattori come il caricamento di pagina e l’esperienza del visitatore stanno diventando sempre più importanti.
Vuoi saperne di più sul Mobile First Index? Qui puoi trovare un articolo di MOCA che ti spiega che cos’è.
Avere un sito lento o difficile da navigare, significa peggiorare l’esperienza di navigazione e quindi anche dello spider di Google. Considerando che quest’ultimo tende negli ultimi anni a ragionare sempre più come una persona media alla ricerca di informazioni, mostrargli un sito poco performante può essere davvero controproducente.
Le opportunità da cogliere
Generalmente con i miei clienti faccio sempre la metafora dell’automobile: vale la pena premere più forte sul pedale dell’acceleratore se nel frattempo è azionato il freno a mano?
Il mio consiglio di partire sempre con un’analisi tecnica approfondita si basa proprio su questo principio: eliminare tutte quelle piccole criticità che potrebbero essere considerate penalizzanti dal motore di ricerca. Inoltre, dall’analisi della concorrenza, possiamo renderci conto di essere in un contesto in cui molti dei nostri principali concorrenti non hanno prestato attenzione alle ottimizzazioni tecniche dei propri portali.
In questo caso, non solo l’Audit SEO può evitare i fattori negativi di posizionamento organico, ma può rappresentare una vera e propria opportunità di crescita. Google infatti potrebbe preferire il nostro sito, più performante e con meno criticità, rispetto a quelli dei siti della concorrenza.
Un caso studio: ecco come ha impattato l’analisi tecnica
Nonostante sia impossibile capire in anticipo quanto effetto avrà l’ottimizzazione tecnica del sito, voglio presentarti un esempio concreto in cui queste modifiche hanno permesso di migliorare il posizionamento medio di un cliente, prima ancora di iniziare a lavorare con le parole chiave.
Caso studio – un ecommerce di grandi dimensioni
Il cliente gestisce un brand piuttosto conosciuto su internet e nel nord Italia, con un ampio e-commerce che tratta articoli sportivi. Il sito presentava alcune criticità che si sono generate negli anni e che, grazie all’aiuto degli sviluppatori, siamo riusciti a sistemare in circa un mese.
Abbiamo lavorato non solo per tenere il codice della pagina più leggero e pulito, ma anche per risolvere alcuni problemi tecnici (H1 duplicati, duplicazione di meta title e meta description, link in 404, link in redirect, …).

La reazione a questa prima ottimizzazione da parte del motore di ricerca è stata quasi istantanea con un picco nella settimana seguente all’applicazione delle modifiche e un assestamento successivo che ha portato comunque il sito ad un livello di posizionamento di molto superiore rispetto al periodo precedente.
I dati tendenziali nel lungo periodo ci vengono confermati anche dall’analisi del rendimento espresso dalla Search Console di Google.

Si nota che più o meno dalla metà del grafico inizia un trend in crescita che perdura ancora oggi, a distanza di mesi dall’intervento tecnico eseguito.
L’inizio di un percorso
L’audit SEO va considerato come la parte iniziale di un percorso di ottimizzazione SEO di un sito internet. Non sempre si ottengono dei miglioramenti così evidenti del posizionamento organico semplicemente sistemando criticità e problemi tecnici.
Molto dipende dalla quantità e dalla qualità delle problematiche riscontrate, dalla concorrenza, dalla dimensione del sito, … Quello che è sicuro è che l’audit tecnico è il punto di partenza di una strategia SEO di più ampio respiro.
Sappiamo oggi che Google considera oltre 200 fattori di ranking per cui, una volta completate le modifiche suggerite nella fase di analisi tecnica, si può iniziare a lavorare con una buona analisi semantica e procedere con le varie ottimizzazioni di pagina.
Chiudo questo piccolo caso studio portandoti ad una piccola riflessione:
Hai mai provato a verificare quanti e quali errori sono presenti sul tuo sito internet?
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